sabato 18 aprile 2009

Gaia

di Guglielmo Risi 

Presentati 
Mi chiamo Gaia, ho 26 anni e sono una capo reparto di Roma...nella vita faccio la ricercatrice universitaria, la formatrice e mi occupo pure di orientamento al lavoro, tanto perchè siamo tutti precari e bisogna fare 8 lavori per vivere...faccio servizio in AGESCI da 5 anni e sono scout da 15, da quest'anno sono IABZ E/G della Zona Ostiense....aiuto sembra una presentazione per l'elezione in comitato...argh... 
Cosa ti ha spinto a partire?
La sensazione che fosse un'emergenza in cui era necessario mettersi a disposizione, subito, per tutte le persone che avevano bisogno e che, una volta tanto, sono vicinissime a noi. Io faccio servizio anche al campo nomadi di Tor de Cenci da 7 anni, e l'idea di sperimentare un servizio altrettanto urgente e altrettanto "vicino", in termini di emergenza sociale, è stata forte, tanto da farmi dare disponibilità da subito. 
Quanto e quando hai svolto servizio per la protezione civile? 
Prima d'oggi non l'avevo mai svolto...siamo partiti con la mia squadra giovedi 9 e siamo tornati a sabato 11. Poco tempo, probabilmente, i turni di una settimana sono secondo me migliori. 
In che luogo hai operato nel periodo del tuo servizio? 
Nella tendopoli di Coppito 
Quali mansioni hai svolto? 
All'inizio facevamo un pò di tutto; appena arrivati ci è stato dato l'elenco delle cose in cui c'era bisogno di dare una mano ai gruppi già organizzati. Segreteria (che ha significato anche fare ordini per materiale base, tipo un pc, una stampante, materiale cartaceo, penne, scotch..), smistamento vestiti, costruzioni varie...poi ci siamo "specializzati" nell'organizzazione, nel senso che abbiamo strutturato la segreteria e tutte le funzioni che svolgeva, abbiamo messo ordine nel marasma di documenti, cose da fare e rapporti con le persone. Abbiamo costruito i lavandini per far fronte al fatto che non sarebbero arrivati per un'altra settimana almeno, abbiamo costruito la bacheca del campo in modo da creare un primo punto di aggregazione in cui sapere le cose fondamentali che succedevano; abbiamo continuato a lavorare insieme al CNGEI che si occupava di tutto lo smistamento nei containers dei vari generi che arrivavano alla tendopoli. Io personalmente ho affiancato il responsabile della segreteria in tutte le mille funzioni che fino a quel momento aveva svolto da solo (!!), vedi informazioni alle persone, coordinamento delle varie forze di volontariato, gestione della tendopoli nell'insieme; ho lavorato allo smistamento nei containers, ho fatto insieme al "capo" dei militari il regolamento del campo con orari, indicazioni e cosi via. 
Come è organizzata la protezione civile? 
Ma...nella nostra tendopoli c'erano tre "grandi capi"; il responsabile della segreteria, uno scout AGESCI, il capo dei militari, il capo campo. Il capo campo era una trottola: doveva sempre girare per parlare con gli altri responsabili, con i fornitori dei bagni, con chi aveva mezzi da guidare...non stava fermo un secondo. Il capo dei militari (capitano? io ancora non l'ho capito...lo chiamiamo Fiore e basta!!) organizzava tutto quello che era materiale che entrava nella tendopoli, il responsabile della segreteria si occupava di tutto quello che era burocrazia, ma fondamentale da seguire per mettere su un apparato che funzionasse. La protezione civile da noi faceva un pò tutto, ed era molto ben disposta a collaborare...dove serviva, andavano. 
Come vengono gestiti gli orari di servizio? 
Quando siamo arrivati non cen'erano; fatto il regolamento della tendopoli è stato più facile, perchè a quel punto si sapeva chi doveva fare la colazione, chi aiutare la protezione civile col materiale, chi stare fisso in segreteria, chi servire ai pasti in generale. Ma orari non ne abbiamo avuti...eravamo in servizio 24 ore su 24 :) 
Pensi che l'impegno della protezione civile sia sufficiente?se no, perché? 
Si e no. Si, perchè si impegnano tantissimo e hanno molte risorse per essere utile. No, perchè in casi come questi è fondamentale collaborare con tutte le associazioni che sono sul campo, e questo sanno farlo molto bene: Croce Rossa, militari, scout, associazioni varie...creare un coordinamento è fondamentale, e la protezione civile, almeno da noi, lo ha capito subito dando da una parte molta autonomia a chi svolgeva i diversi compiti, dall'altra occupandosi con molta professionalità dei servizi che poteva fare solo lei: trasporto, smistamento, e cosi via. 
Come sono organizzati i campi per l'accoglienza delle persone? 
Posso parlare per il nostro...che, comincio a pensare, sarebbe bene non chiamare campo ma tendopoli...sapete, i campi evocano rutte immagini...eravamo organizzati bene, il problema è che molte persone non dormivano stabilmente nella tendopoli, e non avvisavamno quando se ne andavano...col risultato che in una settimana tra noi, la protezione civile e il CNGEI abbiamo fatto almeno 10 censimenti dei presenti...sempre con risultati diversi! Inoltre, c'era un sacco di gente che preferiva comunque dormire in macchina, e veniva da noi solo per i pasti. Per questo alla fine abbiamo creato un sistema di badges (mini cartoncini plastificati) sia per i residenti che per i volontari e per coloro che venivano solo a mangiare; i residenti si prendono il badge quando prendono possesso della tenda, e lo ridanno quando se ne vanno in modo permanente, i volontari lo prendono quando cominciano il servizio, chi viene solo a mangiare li prende per la durata del pasto e poi li restituisce. In questo modo, almeno, si può sapere quanta gente c'è, se dorme o no, e quali volontari sono della tendopoli e quali esterni che arrivano solo per portare materiale e poi se ne vanno. A parte questo, nel momento in cui la segreteria, cioè il coordinamento, funziona, funziona praticamente tutto; a Coppito funziona, in altri campi la funzione della segreteria è presa direttamente dalla protezione civile. 
Sono efficienti i servizi offerti dalla protezione civile alle persone? ne sono soddisfatte?
I "nostri" non si lamentavano mai. Non è una questione di soddisfazione...molti si vergognano, ma profondamente, di essere "costretti" a chiedere. I servizi a cui abbiamo "messo una pezza", come i lavandini, sono stati apprezzati comunque, perchè era semrpe qualcosa fatto da qualcuno che non aveva alcun obbligo, eppure era li per lavorare per tutti. I volontari e tutto ciò che fanno sono molto ben accolti...la gente non è soddisfatta o meno, è posata, disperata ma tranquilla, desiderosa solo di poter tornare alla normalità prima o poi...perciò, nel frattempo, va bene praticamente tutto. 
Come si presentava la situazione quando sei arrivato/a sul luogo?è cambiata nel corso della tua permanenza? 
Quando siamo arrivati c'era molto caos. Da quando ci siamo "installati" in segreteria e abbiamo cercato di creare un coordinamento tra tutti i volontari la situazione si è molto stabilizzata. Credo che l'AGESCI abbia una "mania organizzativa" che in questi casi esce fuori ed è utilissima....facendo attenzione che non si trasformi in burocratese spicciolo. Noi abbiamo cercato il più possibile di creare una base di lavoro per chi sarebbe venuto dopo, e di passare tutte le consegne alle squadre nuove. 
Cosa pensi dei giornalisti che ci sono, se ci sono?divulgano realmente quello che succede? 
Da noi è venuta un sacco di gente...e non ho ancora capito se ciò è bene. Venerdi sera c'è stata la diretta di "Mi manda Rai Tre", ed è andata bene, in quel caso. Ma i giornalisti, a volte, tendono a esasperare le situazioni, nel bene e nel male: nel bene, perchè non basta mostrare alla televisione Piazza D'Arme 1, che è il campo super organizzato ed attrezzato, ma bisogna informare del fatto che attualmente esistono circa 32 tendopoli, e non tutte autorizzate, organizzate ed attrezzate. Nel male, perchè sfruttare questo dramma per fare propaganda politica è proprio una cosa sensa senso. E purtroppo, in questa situazione, sono pochi i giornalisti che tentano di trovare una via di mezzo tra le due esasperazioni. 
Puoi scrivermi quello che pensi sia importante sapere se non ne ho contemplato nei quesiti? 
C'è stata, almeno da noi, ma a quanto ne so anche in altri campi, una collaborazione bellissima tra le associazioni. AGESCI, CNGEI, militari, protezione civile, Croce Rossa....lavoravamo tutti insieme e segni distintivi cen'erano pochi. Questo è stato bellissimo per noi, ma soprattutto per gli abitanti della tendopoli. Credo che la cosa fondamentale da fare adesso sia pensare a un servizio a lungo termine: adesso c'è l'emergenza e tutti corrono in Abruzzo, ma tra un mese? Due? Io sono certa di tornare, con quali modalità non so, ma più o meno costantemente in questi mesi, anche perchè siamo rimasti in contatto diretto con la tendopoli. Ma credo sia importante pensare a strutturare squadre di servizio da qui a novembre, quanto meno, perchè non credo che il temo di ripresa satrà minore: e paradossalmente, serviremo molto più a novembre che adesso! 

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